Come sarà l’ufficio del futuro? Mullum business center pioniere a Bari

Come sarà l’ufficio del futuro post-Covid? Spazi più ampi, più verdi e più confortevoli. Chiavi in mano

Come sarà l’ufficio del futuro post-Covid? La crisi indotta dal Covid-19 ha accelerato tendenze che già andavano delineandosi prima della pandemia: l’attenzione alla persona infatti, ai suoi spazi privati, al suo benessere psicologico, stava già caratterizzando la progettazione dei luoghi di lavoro.

IL LAVORO DA REMOTO DAL COWORKING 

Spazi di lavoro più flessibili, dunque, più green, più ‘abitabili’ e dal sapore domestico: sono queste le esigenze latenti delle persone emerse dopo la pandemia e dopo aver vissuto l’esperienza del lavoro da casa. Ora, al rientro dell’emergenza e con la prospettiva di ri-abitare gli spazi di lavoro nelle aziende e negli uffici, l’esperienza lavorativa si sta spostando verso il ‘lavoro da remoto’, ovvero lo smart working reale: quello che si fa dalla spiaggia, dal bar, dal parco o dal coworking.

GLI SPAZI DI LAVORO: COME SARANNO?

Ma come saranno gli spazi di lavoro del futuro? “Da un lato – recita una ricerca di Abb spa – prima del Covid circa 2500 metri quadri erano sufficienti per circa 200 persone; post Covid, a seconda dei requisiti stabiliti in ogni paese, la superficie necessaria potrebbe facilmente raddoppiare a 5000 mq; dall’altro lato tutte le aziende stanno passando a un modello decentralizzato con la maggior parte del lavoro a distanza. Allo spazio di lavoro fisico tradizionale è richiesta maggiore flessibilità e possibilità di collaborazione. La stessa volumetria – prosegue la ricerca – può essere mantenuta con un’occupazione inferiore (allontanamento sociale forzato) e utilizzata in modo più flessibile. In futuro saremo presenti in ufficio per meno e in genere sarà solo per l’interazione collaborativa periodica, riducendo così la domanda di allocazioni di spazio permanenti e aumentando la domanda di spazi per riunioni per colleghi e ospiti”.

QUALE SMART WORKING? ECCO LA SOLUZIONE MULLUM

Giovanni Colucci

“La ricerca di Abb spa è la conferma di quanto stiamo vivendo in questi anni in Puglia, a Bari, nel nostro business center Mullum. Sin dal 2014 – spiega il ceo di Mullum, Giovanni Colucci – assistiamo a un decentramento ordinato e costante, comunque in crescita. Le aziende cercano soluzioni chiavi in mano, non solo in termini di spazi fisici dove collocare le risorse, ma anche in termini di assistenza costante e programmata in relazione ai servizi collaterali come il personale di reception e segreteria, manutenzioni varie, servizi virtuali e assistenza in loco”.

“La formula dello smart working – prosegue Colucci – soprattutto, è pianificabile con dati certi. L’azienda cioè, può imputare in bilancio un costo fisso mensile, mentre con la locazione tradizionale non è possibile farlo. E poi – conclude – ha sempre la nostra assistenza per qualsiasi necessità. Mullum è l’albergo delle aziende”.

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